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I CINQUEMILA GIORNI DI ICHKERIA – PARTE 3 (1990)

Marzo

PARTITO COMUNISTA – Il Primo Segretario Doku Zavgaev viene eletto Deputato al Congresso dei Deputati del Popolo dell’URSS e, pochi giorni dopo, Presidente del Soviet Supremo della RSSA Ceceno – Inguscia, assommando in sé la massima carica politica e la massima carica amministrativa della Repubblica. Nessun politico in Cecenia ha mai avuto tanto potere.

MOVIMENTI POLITICI – Vede la luce il movimento nazionalista e confessionale Via Islamica. A guidarlo si pone Bislan Gantamirov, ex dipendente del Ministero degli Affari Interni della RSSA Ceceno – Inguscia.

8 Marzo

IRREDENTISMO INGUSCIO – Una folla di diecimila ingusci si raduna a Nazran, capoluogo dell’Inguscezia, chiedendo il ritorno alla patria del Distretto di Prigorodny. La manifestazione si svolge senza incidenti. Nei giorni seguenti il presidio si ingrosserà fino a raggiungere i quarantamila partecipanti, quasi il 20% dell’intera popolazione inguscia.

Mappa dell’Inguscezia e dei territori rivendicati. Il territorio tratteggiato con linee e puntini è il Distretto di Prigorodny, rivendicato dagli ingusci a margine della Legge sulla Riabilitazione dei Popoli Oppressi.

Aprile

MOVIMENTI POLITICI – Nasce l’Associazione dell’Intellighenzia della Repubblica Ceceno – Inguscia, un’organizzazione professionale, sociale e politica che rappresenta il mondo intellettuale. Di orientamento liberaldemocratico, sostiene la creazione di un sistema parlamentare e multipartitico.

10 Aprile

UNIONE SOVIETICA – Il Soviet Supremo dell’URSS promulga la Legge sui fondamenti economici dell’URSS, dell’Unione e delle Repubbliche Autonome nella quale si riconosce il diritto alla piena autonomia economica dei soggetti dell’Unione.

19 Aprile

MANIFESTAZIONI POLITICHE – Migliaia di persone si radunano ad Achkhoy – Martan chiedendo la sostituzione della Presidenza del Comitato Distrettuale. A guidarla c’è l’avvocato Shepa Gadaev, già membro del Partito. A seguito della sua contestazione egli viene espulso dal PCUS, ma le manifestazioni continuano.

26 Aprile

UNIONE SOVIETICA – Il Soviet Supremo dell’URSS promulga la Legge sulla delimitazione dei poteri tra l’URSS ed i membri della Federazione nella quale si apre alla possibilità, da parte delle repubbliche autonome della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR) di acquisire lo Status di repubblica indipendente (al pari di soggetti come Ucraina, Bielorussia, Moldavia ecc…) La legge istituisce uno strumento pericoloso per l’integrità territoriale della Russia, giacchè ognuno delle decine di soggetti facenti parte della RSFSR potrebbe utilizzarlo per dichiarare l’indipendenza.

28 Aprile

MANIFESTAZIONI POLITICHE – Dopo dove giorni di manifestazioni continue la dirigenza del PCUS acconsente alla sostituzione del Presidente del Comitato Distrettuale, reintegrando Shepa Gadaev nel Partito e nominandolo al vertice locale dell’organizzazione.

4 Maggio

MOVIMENTI POLITICI – Si costituisce  Grozny il Partito Socialdemocratico Ceceno. Guidato da Ruslan Azimov, tra i suoi esponenti conterà il giornalista Timur Muzayev, autore di numerosi articoli sulla questione cecena, nonché di lunghi e approfonditi “monitoraggi politici” sulla situazione politica e sociale della Repubblica Cecena di Ichkeria.

5 Maggio

MOVIMENTI POLITICI – Membri dell’associazione “Bart” costituiscono a Grozny il Partito Democratico Vaynakh (VDP), di orientamento nazionalista radicale, sostenitore dell’indipendenza. Alla sua guida viene eletto Zelimkhan Yandarbiev.

12 Maggio

PARTITO COMUNISTA – Il giornale del Komsomol, organo giovanile del PCUS inizia le pubblicazioni in lingua cecena e inguscia. Per la prima volta gli organi ufficiali del partito utilizzano la lingua indigena, anziché il russo.

15 Maggio

PARTITO COMUNISTA – Si tiene la conferenza di aggiornamento politico del PCUS locale. La relazione evidenzia la forte tensione sociale e la difficile congiuntura economica, la quale rischia di esacerbare il conflitto tra la popolazione e il partito.

La foto mostra un giovane Zelimkhan Yandarbiev, il cui ritratto è stampato sul retro – copertina di uno dei suoi libri di poesie edito nel 1990.

12 Giugno

UNIONE SOVIETICA – Il Soviet Supremo della RSFSR Russa, diretto da Boris Eltsin, promulga una Dichiarazione di Sovranità nella quale viene sancita la superiorità delle leggi varate dal governo russo su quelle emesse dal Soviet Supremo dell’URSS. In questo modo il potere del Presidente Gorbachev risulta notevolmente ridotto, mentre Eltsin si avvia a prendere il potere effettivo a Mosca.

15 Agosto

CONGRESSO NAZIONALE – Si costituisce il Comitato Organizzatore del Congresso Nazionale Ceceno. Tra i suoi membri figurano esponenti del nazionalismo moderato come Lecha Umkhaev, membri del Soviet Supremo Ceceno – Iguscio come Yusup Elmurzaev ed illustri intellettuali, come Musa Akhmadov. Al Comitato partecipano anche esponenti del nazionalismo radicale, tra i quali il già citato Hussein Akhmadov e l’esponente del VDP Yusup Soslambekov. La carta fondativa, pubblicata quello stesso giorno, cita tra gli obiettivi del Congresso: “Discussione sull’idea di creare una repubblica cecena sovrana basata su principi democratici che integrino la struttura sociale tradizionale”.

Settembre

CULTURA – Il neonato Movimento per il Restauro della Memoria Storica inizia a raccogliere le antiche steli e lapidi scolpite, a suo tempo abbattute dai sovietici a seguito della deportazione e poi utilizzate come materiale da costruzione. In poche settimane gli attivisti del Movimento, tra i quali si conta anche il Capo del Dipartimento Ideologico del PCUS di Urus – Martan, Ruslan Tulikov, raccoglierà circa millecinquecento manufatti.

31 Ottobre

MANIFESTAZIONI POLITICHE – Manifestanti bloccano le strade nei pressi di Mesker – Yurt, impedendo al locale cementificio di consegnare il materiale prodotto. Le forze dell’ordine sgomberano il picchetto e denunciano tre cittadini locali per violazione della legge appena approvata dal Soviet Supremo dell’URSS Sulla responsabilità penale per il blocco delle comunicazioni ed altre azioni illegali che minino la sicurezza e il funzionamento del sistema dei trasporti.

6 Novembre

MOVIMENTI POLITICI – Si costituisce l’Associazione  Ceceno – Inguscia delle vittime della repressione politica, Istituita per assistere la riabilitazione delle vittime della repressione politica durante il periodo sovietico, lo studio e la promozione della conoscenza storica sullo stalinismo e sul regime repressivo comunista.

23 – 25 Novembre

CONGRESSO NAZIONALE – Si tiene a Grozny il I Congresso Nazionale Ceceno. E’ la prima assemblea ecumenica della nazione cecena dall’avvento dell’URSS. Il Congresso è partecipato massicciamente, e vissuto con grande interesse dalla stampa locale. Il documento più importante prodotto dai delegati è una Dichiarazione di Sovranità sulla falsariga di quella emessa da Eltsin in Russia, nella quale si dichiara la Cecenia una repubblica sovrana. Delegati da tutto il paese e da molte parti del mondo partecipano con interventi appassionati, ma la figura che emerge più autorevole è quella del Generale dell’aviazione sovietica Dzhokhar Dudaev, invitato dai nazionalisti radicali e divenuto subito un punto di riferimento assai popolare. Al termine del Congresso viene eletto un Comitato Esecutivo (Ispolkom) che si occupi di portare avanti le istanze del Congresso. Dzhokhar Dudaev viene nominato Presidente, mentre Umkhaev e Yandarbiev sono nominati vicepresidenti. Poco dopo Dudaev torna alla base militare di Tartu, dove è di stanza, mentre i due vicepresidenti innescano una lotta per assicurarsi il controllo del Congresso.

il Generale Dzhokhar Dudaev presenzia al Congresso Nazionale Ceceno, 23/25 Novembre 1990

27 Novembre

POLITICA NAZIONALE – Facendo seguito a quanto accaduto al Congresso Nazionale Ceceno, il Doku Zavgaev convince il Soviet Supremo Ceceno – Inguscio a votare una Dichiarazione di Sovranità ufficiale. In essa non si esclude la possibilità di un nuovo accordo federale con la Russia, anzi, lo si auspica. Tuttavia al punto 14 la Dichiarazione esplicita: “La Repubblica conferma la giusta richiesta degli ingusci per il rispristino della sovranità nazionale e la necessità di risolvere il problema del ritorno dei territori che appartengono loro, sottratti a seguito delle repressioni di Stalin, nel Distretto di Prigorodny ed in parte del territorio del Distretto di Malgobek, così come la riva destra dell’Ordzhonikidze (Valdikavkaz). Il Trattato dell’Unione sarà firmato dalla Repubblica Ceceno – Inguscia dopo che sarà stata risolta la questione del ritorno dei territori alienati all’Inguscezia.”. Tecnicamente, come commenta il giornalista Sherip Asuev in un articolo della ITAR – TASS: “Il quattordicesimo articolo della Dichiarazione significa che prima della firma dei Trattati Federali e dell’Unione la Repubblica Ceceno – Inguscia non fa parte né della Federazione Russa, né dell’Unione Sovietica. In questo modo Zavgaev cerca di ammansire i nazionalisti radicali senza cedere al secessionismo. I nazionalisti radicali sfidano Zavgaev a dar seguito alla Dichiarazione di Sovranità, per bocca di Yandarbiev: “Se il Soviet Supremo continuerà a mostrarsi sostenitore della sovranità statale, se agirà nella direzione di concretizzare il contenuto della Dichiarazione, siamo pronti ad essere i suoi alleati più leali e disinteressati […] Ma se tradirà segretamente o esplicitamente la Dichiarazione adottata, tradendo in tal modo gli interessi del popolo ceceno che ha risposto fiducia in esso, il VDP inizierà la più spietata delle lotte […]”.

Dicembre

RIVOLUZIONE CECENA – I movimenti nazionalisti radicali confluiscono nel Movimento Nazionale Ceceno. Esso si mobiliterà nelle settimane successive a sostegno del dittatore iracheno Saddam Hussein, in quel momento sotto attacco da parte della Coalizione Internazionale nella Guerra del Golfo.

10 Dicembre

POLITICA NAZIONALE – Per effetto di una delibera del Presidium del Soviet Supremo Ceceno – Inguscio, l’aereoporto civile di Grozny viene ribattezzato Sheikh Mansour, in onore dell’eroe nazionale ceceno. Inizia un fitto processo di ridenominazione di vie, strade, piazze e villaggi, in ordine a recuperare la toponomasica indigena o a costruirne una nuova con i riferimenti alla storia, alla cultura ed alle tradizioni locali.

30 Dicembre

MOVIMENTI POLITICI – Si costituisce l’Associazione dei Cosacchi del Terek, una sorta di sindacato etnico guidato da Georgy Galkin. Scopo dell’organizzazione è la riscoperta e la tutela dei valori e delle tradizioni cosacche.

per approfondire leggi “Libertà o Morte! Storia della Repubblica Cecena di Ichkeria”, acquistabile QUI)

I CINQUEMILA GIORNI DI ICHKERIA – PARTE 2 (1989)

Luglio

MOVIMENTI POLITICI – Da una costola del Fronte Popolare nasce l’associazione nazionalista Bart (“unità”). I suoi aderenti si radunano intorno alla rivista omonima, la cui redazione è guidata dallo scrittore Zelimkhan Yandarbiev. Inizialmente partecipata per lo più da giornalisti e intellettuali quali Said Khasan Abumuslimov, Lema Usmanov e Musa Temishev, ben presto raccoglierà una vasta platea di giovani nazionalisti, e passerà dalle battaglie culturali alla lotta politica.

1 Luglio

PARTITO COMUNISTA – L’ex Ministro dell’Agricoltura Doku Zavgaev viene eletto Primo Segretario del Comitato Regionale del PCUS. E’ il primo ceceno a ricoprire il ruolo di massima guida politica dai tempi della deportazione. I ceceni vivono questo evento come l’inizio di un processo di emancipazione politica e culturale, da realizzarsi tramite il riconoscimento delle ingiustizie patite sotto il regime stalinista e la riscoperta della lingua e delle tradizioni nazionali. Anche gli ingusci, che condividono con i ceceni lo stesso spazio politico della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma (RSSA) Ceceno – Inguscia, salutano l’elezione di Zavgaev come un’opportunità per riottenere il Distretto di Prigorodny, un’area storicamente appartenente all’Inguscezia annessa nel 1944 alla vicina Ossezia del Nord e mai restituita. 

10 – 15 Agosto

MANIFESTAZIONI POLITICHE – Manifestazioni spontanee non autorizzate si tengono a Magobek e ad Achkhoy – Martan. I contestatori chiedono la sostituzione di alcuni alti dirigenti distrettuali e direttori d’azienda, colpevoli di “rallentare la Perestrojka

15 Agosto

MANIFESTAZIONI POLITICHE – Dopo molti mesi di mobilitazioni di carattere ambientalista e culturale l’Unione per il Sostegno alla Prestroika, ribattezzata Fronte Popolare della Cecenia – Inguscezia, inizia a spostare la contestazione su temi politici. Centinaia di manifestanti si radunano per protestare contro funzionari di partito e direttori di giornale accusati di sabotare la Perestrojka. A Grozny militanti del Fronte Popolare si radunano davanti alla Casa della Stampa, chiedendo le dimissioni del direttore del “Lavoratore di Grozny”, Bezugly, accusato di promuovere idee conservatrici.

4 Novembre

 Il Congresso dei Deputati del Popolo dell’URSS, nuovo organismo legislativo dell’URSS varato da Mikhail Gorbachev per incentivare l’evoluzione democratica del sistema sovietico, promulga una dichiarazione Sul riconoscimento dell’illegalità di tutti gli atti delittuosi contro i popoli che hanno subito una deportazione forzata. Per la prima volta la deportazione dei Ceceni e degli Ingusci viene ufficialmente considerata un atto criminale. Il testo della legge, tra le altre cose, riporta: “Il Soviet Supremo dell’URSS condanna inequivocabilmente la pratica del reinsediamento forzato di intere nazioni come il più grave crimine contrario ai fondamenti del diritto internazionale, ed alla natura umanistica del sistema socialista. Il Soviet Supremo dell’Unione delle Repubblica Socialiste Sovietiche assicura che la violazione dei diritti umani e delle norme dell’umanità da parte dello Stato non accadranno mai più nel nostro paese.” La dichiarazione termina con il proposito di “[…] adottare le misure legislative necessarie all’incondizionato ripristino dei diritti di tutti i popoli vittima della repressione sovietica.”. Quest’ultimo paragrafo incoraggia gli ingusci a chiedere con maggior insistenza il ritorno del Distretto di Prigorodny, rivendicando il supporto del governo centrale nella loro rivendicazione e chiedendo a Zavgaev di farsi portatore di questa istanza presso il Congresso dei Deputati del Popolo dell’URSS.

la “Fiamma Eterna” ai caduti della Grande Guerra Patriottica, nel pieno centro di Grozny. Sullo sfondo l’Hotel Kavkaz.

I CINQUEMILA GIORNI DI ICHKERIA – PARTE 1 (1988)

Primavera  – Si costituisce in Cecenia il Movimento Verde della Cecenia – Inguscezia, costola locale dell’ambientalismo internazionale animata dal Professor Ramzan Goytemirov. Gli obiettivi del Movimento, formulati tra il 1989 ed il 1990 saranno la protezione delle risorse naturali della Cecenia, la difesa dell’ambiente, della salute e della natura in generale. Di orientamento pancaucasico, collaborerà alla costituzione del Consiglio Ecologico Caucasico. Le attività del Movimento Verde vengono tollerate dal regime socialista in quanto non impattano direttamente contro il sistema politico. La contestazione ambientale diventa così il primo “territorio libero” nel quale si riversa il dissenso verso la classe politica dell’URSS.

Aprile –  A Gudermes, seconda città della Cecenia, si tiene una manifestazione spontanea contro la costruzione di un impianto biochimico per la produzione di lisina. Sulla stampa iniziano ad apparire inchieste riguardanti la pericolosità del processo di lavorazione per gli operatori e per l’ambiente. Dai raduni ambientalisti emerge un “movimento informale”,  non riconosciuto dal Partito Comunista dell’Unione Sovietica.

23 Maggio – Il movimento informale organizza un raduno a Grozny. Alla manifestazione partecipano tra le tremila e le cinquemila persone. Il successo della manifestazione incoraggia nuove mobilitazioni anche a Gudermes ed a Shali, contenute con fatica dalle forze dell’ordine. I rappresentanti delle istituzioni e del Partito, accorsi alle manifestazioni, vengono accolti con fischi e minacce.

12 Giugno – il movimento spontaneo, rinominato “Unione per il sostegno alla Perestrojka” organizza picchetti e manifestazioni a Grozny, Gudermes e Shali. A capo dell’associazione si pone un caposquadra operaio delle ferrovie, Khozh – Akhmed Bisultanov. Nei mesi seguenti le manifestazioni si ripeteranno a cadenza settimanale, talvolta tollerate dalle autorità, talvolta disperse con l’intervento delle forze dell’ordine.

Khozh Akhmed Bisultanov (il secondo tra gli intervenuti) discute della situazione in Ceceno – Inguscezia

22 Luglio – A Grozny si svolge una riunione dei quadri del PCUS. All’incontro partecipa il Primo Segretario del Partito, Foteev. Nella sua relazione, pubblicata dal “Lavoratore di Grozny” si legge: Nelle manifestazioni spontanee stanno prendendo il sopravvento istigatori i quali perseguono i loro obiettivi egoistici, facendo leva sulla giusta preoccupazione delle persone per lo stato dell’ambiente nella Repubblica. Le azioni di questi istigatori non possono essere definite in altro modo se non sconvenienti e pericolose per le conseguenze cui possono portare.” La risoluzione di chiusura della riunione condanna “Le azioni sbagliate degli estremisti.”

24 Luglio – Allo stadio Dynamo di Grozny si tiene l’ultimo raduno autorizzato dell’Unione per il Sostegno della Perestrojka. A seguito di questa ennesima manifestazione le autorità impongono uno stop alle contestazioni, diffidando il movimento informale dal tenere nuovi presidi.

30 Luglio – Il PCUS organizza riunioni dei collettivi del lavoro in tutti e quattro i distretti di Grozny, per discutere della situazione ecologica nella città.  Le autorità locali del partito incontrano i leaders dell’Unione per il sostegno alla Perestrojka.

1 Agosto – Nonostante il divieto di nuove manifestazioni, centinaia di cittadini si radunano in Piazza Lenin. La polizia li disperde senza usare la forza.

14 Agosto – Una richiesta avanzata dall’Unione per il Sostegno alla Perestrojka di tenere un comizio in Piazza Lenin viene negata dalle autorità, le quali temono che il raduno possa essere sfruttato per avanzare contestazioni politiche. Un centinaio di persone si radunano comunque in piazza e chiedono

11 Ottobre –  l’Unione per il Sostegno alla Perestroika organizza un’ondata di manifestazioni in tutta la Cecenia. Decine di migliaia di persone si raccolgono a Grozny, Gudermes, Shali e Argun, ed in molti altri centri minori. Alle rivendicazioni ambientaliste si aggiungono quelle culturali: gli esponenti del Fronte Popolare chiedono che venga ridiscusso il concetto di “ingresso volontario della Cecenia nell’Unione Sovietica”, tesi imposta dal regime comunista ma contraria alla verità storica, e contestata da studiosi “ribelli” come il Professor Hussein Akhmadov. Alcuni tra questi fondano in questo anno l’Associazione “Kavkaz”, tramite la quale intendono superare il principio della volontaria adesione e valorizzare gli elementi della cultura Vaynakh.