Luglio
MOVIMENTI POLITICI – Da una costola del Fronte Popolare nasce l’associazione nazionalista Bart (“unità”). I suoi aderenti si radunano intorno alla rivista omonima, la cui redazione è guidata dallo scrittore Zelimkhan Yandarbiev. Inizialmente partecipata per lo più da giornalisti e intellettuali quali Said Khasan Abumuslimov, Lema Usmanov e Musa Temishev, ben presto raccoglierà una vasta platea di giovani nazionalisti, e passerà dalle battaglie culturali alla lotta politica.
1 Luglio
PARTITO COMUNISTA – L’ex Ministro dell’Agricoltura Doku Zavgaev viene eletto Primo Segretario del Comitato Regionale del PCUS. E’ il primo ceceno a ricoprire il ruolo di massima guida politica dai tempi della deportazione. I ceceni vivono questo evento come l’inizio di un processo di emancipazione politica e culturale, da realizzarsi tramite il riconoscimento delle ingiustizie patite sotto il regime stalinista e la riscoperta della lingua e delle tradizioni nazionali. Anche gli ingusci, che condividono con i ceceni lo stesso spazio politico della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma (RSSA) Ceceno – Inguscia, salutano l’elezione di Zavgaev come un’opportunità per riottenere il Distretto di Prigorodny, un’area storicamente appartenente all’Inguscezia annessa nel 1944 alla vicina Ossezia del Nord e mai restituita.
10 – 15 Agosto
MANIFESTAZIONI POLITICHE – Manifestazioni spontanee non autorizzate si tengono a Magobek e ad Achkhoy – Martan. I contestatori chiedono la sostituzione di alcuni alti dirigenti distrettuali e direttori d’azienda, colpevoli di “rallentare la Perestrojka”
15 Agosto
MANIFESTAZIONI POLITICHE – Dopo molti mesi di mobilitazioni di carattere ambientalista e culturale l’Unione per il Sostegno alla Prestroika, ribattezzata Fronte Popolare della Cecenia – Inguscezia, inizia a spostare la contestazione su temi politici. Centinaia di manifestanti si radunano per protestare contro funzionari di partito e direttori di giornale accusati di sabotare la Perestrojka. A Grozny militanti del Fronte Popolare si radunano davanti alla Casa della Stampa, chiedendo le dimissioni del direttore del “Lavoratore di Grozny”, Bezugly, accusato di promuovere idee conservatrici.
4 Novembre
Il Congresso dei Deputati del Popolo dell’URSS, nuovo organismo legislativo dell’URSS varato da Mikhail Gorbachev per incentivare l’evoluzione democratica del sistema sovietico, promulga una dichiarazione Sul riconoscimento dell’illegalità di tutti gli atti delittuosi contro i popoli che hanno subito una deportazione forzata. Per la prima volta la deportazione dei Ceceni e degli Ingusci viene ufficialmente considerata un atto criminale. Il testo della legge, tra le altre cose, riporta: “Il Soviet Supremo dell’URSS condanna inequivocabilmente la pratica del reinsediamento forzato di intere nazioni come il più grave crimine contrario ai fondamenti del diritto internazionale, ed alla natura umanistica del sistema socialista. Il Soviet Supremo dell’Unione delle Repubblica Socialiste Sovietiche assicura che la violazione dei diritti umani e delle norme dell’umanità da parte dello Stato non accadranno mai più nel nostro paese.” La dichiarazione termina con il proposito di “[…] adottare le misure legislative necessarie all’incondizionato ripristino dei diritti di tutti i popoli vittima della repressione sovietica.”. Quest’ultimo paragrafo incoraggia gli ingusci a chiedere con maggior insistenza il ritorno del Distretto di Prigorodny, rivendicando il supporto del governo centrale nella loro rivendicazione e chiedendo a Zavgaev di farsi portatore di questa istanza presso il Congresso dei Deputati del Popolo dell’URSS.
